Storia militare della Seconda guerra mondiale by B.H. Liddell Hart

Storia militare della Seconda guerra mondiale by B.H. Liddell Hart

autore:B.H. Liddell Hart [Hart, B.H. Liddell]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-11-22T23:00:00+00:00


Birmania, maggio 1942 – maggio 1943: la replica fallisce

Dopo aver raggiunto, con la ritirata inglese dalla Birmania in India, il limite che si erano prefissi per la loro espansione nell’Asia sud–orientale, a partire dal maggio del 1942 i giapponesi passarono sulla difensiva e cercarono di consolidare le loro conquiste. Nel frattempo gli inglesi cominciarono a elaborare piani per una controffensiva che avrebbe dovuto aprirsi con l’arrivo della stagione asciutta, e cioè in novembre. A causa di difficoltà logistiche, nessuno di questi piani si dimostrò attuabile, e l’unico che alla fine gli inglesi decisero di tentare (la limitatissima offensiva nell’Arakan) si concluse con un disastroso fallimento.

La regione cruciale dal punto di vista logistico, quella dell’Assam e del Bengala, non era mai stata considerata come una possibile base militare. Campi di aviazione, depositi, strade, linee ferroviarie, oleodotti: tutto dovette essere costruito ex novo e i porti dovettero essere ampliati; in sostanza, si trattò di riorganizzare l’intera regione.

Poiché quasi tutto ciò di cui aveva bisogno doveva essere fatto arrivare dalla Gran Bretagna o da altri paesi oltremare, il più arduo dei molti problemi che il comando inglese in India si trovò a fronteggiare fu l’assoluta insufficienza del naviglio mercantile disponibile. Nella scala delle priorità, l’India era preceduta da tutti gli altri teatri di guerra, cosicché una volta soddisfatte le esigenze dei convogli atlantici e artici, e dei teatri del Mediterraneo e del Pacifico, ben poco restava per l’India; né la situazione mutò quando essa si trovò esposta alla minaccia di un’invasione. Il quantitativo di naviglio mercantile assegnato all’India non fu mai superiore a un terzo di quello che sarebbe stato necessario per poter trasformare la regione dell’Assam e del Bengala nel trampolino di lancio di un’offensiva.

Grossi problemi ponevano anche i trasporti interni. La rete stradale e ferroviaria dell’India nord–orientale era antiquata e tutt’altro che funzionale, e solo dopo grandi lavori di potenziamento essa sarebbe stata in grado di reggere il volume di traffico comportato dall’invio in prima linea dei rifornimenti sbarcati a Calcutta e negli altri porti. Carenze di ogni genere ostacolavano questi lavori, e altrettanto facevano i monsoni, che con le loro piogge provocavano frane e distruggevano ponti. Ad aggravare questi problemi contribuivano naturalmente anche le incursioni aeree giapponesi, e più ancora i difficili rapporti con la manodopera indiana e la turbolenta situazione politica che si venne a creare nel paese, fomentata non tanto dalla grave situazione economica in cui esso versava quanto dall’attività di elementi filo–giapponesi, soprattutto dopo il fallimento delle missione Cripps nella tarda estate del 1942 e il conseguente appello lanciato dal partito del Congresso indiano per una campagna di disobbedienza civile. Ma il più serio di tutti questi ostacoli era quello rappresentato dalla carenza di locomotive: Wavell ne aveva chieste almeno 185, e se ne vide invece assegnare solo 4!

Eppure le dimensioni del problema logistico erano state enormemente aumentate dalla decisione di trasformare l’India nord–orientale in una grande base capace di ospitare 34 divisioni e 100 squadriglie di aerei. Più di un milione di uomini furono impiegati nella



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